Fattori di rischio
Il cancro ha, tra le sue cause, una combinazione di diversi fattori: interni (propri delle cellule dell’organismo, in alcuni casi trasmissibili alla progenie) quali mutazioni genetiche, ormoni, funzionalità dell’apparato immunitario e fattori esterni, legati sia all'ambiente (p.es., agenti infettivi, prodotti chimici, radiazioni) sia allo stile di vita della persona (ad esempio: alimentazione, livello di attività fisica, fumo).
Il fumo di tabacco costituisce il più importante fattore di rischio per l’insorgenza di tumore del polmone, e si ritiene sia responsabile dell’85% dei casi osservati.
Il rischio relativo è in stretta relazione con il numero di sigarette/die fumate, con la durata (in anni) dell’abitudine e con il contenuto di catrame (1-7). Il rischio dei fumatori (considerati in toto) rispetto ai non fumatori è pari a 14 mentre quello dei forti fumatori (oltre le 20 sigarette al giorno) è di 20 volte. Per quanti smettono di fumare, il rischio si riduce progressivamente nel corso dei 10-15 anni successivi. Gli ultimi studi collaborativi europei e la metanalisi dei dati disponibili evidenziano per i fumatori passivi un aumento del rischio tra il 20 ed il 50% rispetto ai non fumatori.
Nel passato l’abitudine al fumo è stata molto più diffusa nel sesso maschile, ma negli ultimi anni questa differenza si è sensibilmente ridotta: si valuta che oggi si verifichino oltre 1.000.000 di morti/anno in tutto il mondo a causa del fumo di sigaretta nel sesso femminile. Negli U.S.A, dal 1987 la mortalità per carcinoma polmonare nelle donne ha superato quella per carcinoma mammario. Nei Paesi in via di sviluppo la percentuale di donne che fumano è in costante crescita, in rapporto alla campagna di penetrazione nelle industrie del tabacco.
Molte sostanze di origine lavorativa e/o ambientale (asbesto, cromo, arsenico, berillio, cloruro di vinile, idrocarburi aromatici policiclici, clorometilene, radon e altri) sono riconosciuti come carcinogeni polmonari che spesso, come nel caso dell’amianto, potenziano il loro effetto in presenza di fumo di tabacco. Il ruolo dell’inquinamento atmosferico è oggi riconosciuto come un importante fattore causale per il tumore del polmone, otre che per numerose altre patologie respiratorie, anche se la quantificazione dell’effetto è ancora oggetto di studio e discussione. Il ruolo della predisposizione genetica ed in particolare dei polimorfismi genici e stato argomento di studio negli ultimi anni, anche se nell’eziologia di questo tumore rimane preponderante il peso del fumo e dei fattori ambientali.1
Sezione a cura della Dott.ssa Serena Ricciardi – Medico oncologo presso I° Pneumologia Oncologica, Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini
Referenze
- Linee guida AIOM 2019